Ecco il testo completo dell’articolo:
“Il suo Cd «Tha Carter III», del 2008, ha venduto 8 milioni di milioni di copie e tra i fan vanta perfino Barak Obama, che, in un discorso, lo ha indicato come esempio per i giovani. È il trentatreenne statunitense Dwayne Michael Carter Jr., in arte Lil Wayne, uno dei rapper più famosi del mondo, che il 16 gennaio scorso è venuto per la prima volta in Italia per partecipare all’evento clou della settimana Milano Moda Uomo: la presentazione della collezione autunno-inverno dello stilista tedesco Philipp Plein. Svoltosi alla Fabbrica del Vapore, il fashion show è stato aperto da un set musicale, culminato con l’esecuzione di Lil Wayne, organizzato dalla MelosFactory, la società fondata dal trombonista aostano Francesco Parini con la moglie, la violista Claudia Brancaccio.
«Seguendo le richieste del regista – racconta il trentanovenne valdostano, che vive a Milano – ho fatto un arrangiamento di pochi minuti della Cavalcata delle Valchirie di Wagner per un’orchestra di trenta elementi diretta da Lorenzo Passerini, a cui ho legato un medley di tre hit di Lil Wayne. Alla prova generale del giorno prima il regista Louis Dreyfus si è entusiasmato per il risultato. Il pomeriggio prima della sfilata sono, poi, venuti i Dj di Lil a spiegarci come e quando sarebbe entrato, finché la sera, senza alcuna prova, è entrato in scena lui. Soltanto che, dopo aver rappato per 30 secondi, ha gettato in aria il microfono e se ne è andato arrabbiato».
L’ipotesi più accreditata è che ad irritarlo sia stato il pubblico poco coinvolto (su Twitter ha scritto «gli spettatori in Italia sono disgustosi»), quel che certo è che il video del fattaccio è diventato virale sul web, ricevendo centinaia di migliaia di visualizzazioni e trasformandosi in una fantastica vetrina per la MelosFactory. Realtà giovane e dinamica, la società si è ritagliata un suo spazio fornendo servizi musicali «all-inclusive» (organizzazione, esecuzione, management e promozione) per eventi, stagioni artistiche e musicali, corsi di perfezionamento, concorsi e masterclasses.
La prima collaborazione con il visionario Philipp Plein era stata nel settembre 2014, mettendo su una Neptune Orchestra per il fantasmagorico show «Abyss Apocalypse» in un’ipotetica grotta sottomarina sotto i grattacieli di Porta Nuova. Le richieste musicali spesso bizzarre e i tempi strettissimi concessi dai committenti trovano una risposta adeguata grazie alla grande professionalità della società e dei suoi fondatori. Parini, diplomatosi in trombone nel 2001, da anni gira l’Italia per lavorare, come freelance, con importanti orchestre come la Cherubini di Piacenza e la Verdi di Milano e direttori come Riccardo Muti e Riccardo Chailly. Vi affianca un’inquieta attività che spazia dalla musica bavarese della Kapuziner Bier Band al progetto Spira Mirabilis, ensemble orchestrale, formato da bravissimi giovani musicisti italiani e stranieri che eseguono un repertorio sinfonico senza direttore. È anche il direttore artistico dell’Associazione culturale-musicale Mont Rose de la Vallée d’Aoste, presieduta dalla nonna, Magda Scalone Chevallard, che da anni porta avanti il progetto, tutto al femminile, «L’Altra Metà della Musica» di riscoperta di alcune compositrici trascurate dalla storiografia attraverso l’interpretazione di giovani e talentuose musiciste. ”
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